Se la natura non è stata con noi generosa e se una dieta equilibrata non è stata presente nella scala delle priorità degli ultimi mesi, assieme all’imminente arrivo della primavera puntuali faranno capolino anche gli psicodrammi legati alle prime e famigerate “prove costume”. Ecco, per tutte le persone coinvolte in questa sventura è severamente vietato proseguire nella lettura di questo articolo.
A parte le (pessime) battute, per andare in controtendenza abbiamo pensato di fare un elenco con una decine di cibi da tutto il mondo che rappresentano delle vere e proprie bombe caloriche. I classici alimenti che, come si suol dire fanno ingrassare alla sola vista ma… che buoni!!!
Iniziamo questa carrellata con il kachapuri, un pane ripieno di uova e formaggio, talmente presente nella vita degli abitanti della Georgia, da essere usato per misurare l’inflazione attraverso il calcolo della produzione e del consumo dei principali ingredienti di questa sorta di pizza caucasica.
Del Brasile invece possiamo citare le mitiche Acaraje, frittelle fatte con pasta di fagioli e cipolle e farcite con gamberetti, peperoncino, vatapà, caruru e insalata. In Africa, il medesimo piatto si chiama Akarà che significa palla di fuoco.
Rimaniamo in America ma ci trasferiamo nel Nord per degustare le Poutine canadesi: patatine fritte cosparse di salsa bruna fatta con sugo di carne arrostita e un formaggio pastorizzato (il cheese curds).
Sempre in America settentrionale troviamo le “pericolosissime” noci Pecan che contano 750 calorie circa per 100 grammi. Si tratta della frutta secca più ricca di calorie con il 67% di grassi, ma perfetta come base per torte.
Trasferendoci in Europa, la prima fermata d’obbligo è in Italia. All’interno di un campionario particolarmente vasto di cibi altamente calorici potremmo citare, per esempio, la famosa Pizza fritta, nella versione napoletana ripiena con ricotta, provola o salame napoletano, mentre nella versione laziale, rigorosamente vuota (tipo gnocco fritto), ma accompagnata da affettati come lardo, lonza, salame o prosciutto.
Valicando le Alpi, potremmo imbatterci nella tremenda Aligot, una purea di patate fatta con patate, panna, burro, uova, aglio e, tanto per non far mancare nulla, una fonduta di formaggi.
Dopo le Alpi, varcando i Pirenei, giungiamo invece in Spagna dove ci attendono i famosi Churros, bastoncini a base di pastella fritta spolverata di zucchero. Un momento molto amato dagli iberici, che permette ai Churros di entrare in questo lotto di cibi non propriamente light, è quando, specialmente alla domenica mattina, formano binomio con una tazza di cioccolata calda.
Salendo più a Nord troviamo un autentico “capolavoro calorico”. In Scozia amano i Deep fried mars, barrette di Mars (sì proprio quelle…!) impanate e fritte in una pastella usata solitamente per il pesce o il white pudding. Pensate che da quando, negli anni novanta, la moda ha iniziato a prendere piede la crescita non si è fermata e adesso troviamo questa ricetta nei locali di Dublino, dell’Oregon o di altre città statunitensi come la capitale Washington.
Lasciamo il vecchio Continente con l’imperdibile Sacher Torta, che nella ricetta originale prevede l’uso di due strati di pan di Spagna al cioccolato con al centro un sottile strato di marmellata di ciliegia o albicocca. Esternamente la copertura viene assicurata da uno strato di glassa di cioccolato fondente. Se consideriamo che mediamente dovrebbero essere usati 18 albumi e 14 tuorli e che bisognerebbe accompagnare la fetta di Sacher con della panna montata, non è difficile capire perchè viene menzionata in questo articolo.
Chiudiamo il nostro giro del mondo tra piatti a dir poco calorici, con una tappa nel subcontinente indiano per conoscere lo Jalebi, un dolce fatto con una pasta fritta imbevuta in uno sciroppo di zucchero, che in India rappresenta un classico dolce da festa, mentre in alcune zone del Pakistan viene usato anche come rimedio per il mal di testa…