Come naturalmente dovrebbe essere, viste le bellezze che il BelPaese può offrire, l’ultimo anno ha presentato un saldo assolutamente positivo nell’ambito del turismo italiano.
I dati parlano molto chiaro: a trainare l’industria turistica nazionale sono le Città d’arte, soprattutto le medio-piccole, dotate di un grande patrimonio culturale.
Gli arrivi sono stati poco meno di 44 milioni, con una crescita di 2,3 milioni. I pernottamenti hanno toccato quota 115 milioni, con circa un più 4,5 milioni. A fare la differenza sono stati i visitatori stranieri, che hanno rappresentato più del 60% delle presenze turistiche nelle città d’arte e che hanno speso quasi 14 miliardi.
Questi risultati non fanno altro che confermare l’ormai lungo trend di crescita che ha visto salire dal 2010 a oggi le presenze da 93,9 a 115,3 milioni. Negli ultimi 7 anni, quali sono le città che hanno avuto l’incremento più significativo di turisti?
Le prime cinque sono state, nell’ordine: Matera (+176%), Napoli (+91,3%), Verona (+62,7%), Padova (+55,6%) e Bologna (+55%).
Anche i piccoli borghi, lungo il 2017, hanno riportato elementi molto interessanti: gli arrivi sono stati infatti 22 milioni per una spesa turistica stimata di circa 8 miliardi.
Ovviamente parlando di Città d’arte dobbiamo registrare anche l’aumento dei visitatori di musei, monumenti e aree archeologiche che nel 2017 sono aumentati del 10,8%, raggiungendo la quota monstre di 50 milioni, con una crescita di tutte le voci, sia dirette che indirette, del settore.
Numeri che dovrebbero far riflettere circa la strada che il nostro Paese dovrebbe percorrere nel futuro: mari, montagne, laghi, le citate città d’arte e tutto l’incanto dei nostri paesaggi da Nord a Sud meriterebbero politiche decisamente più lungimiranti.