Le principali specie ittiche presenti nelle acque del Lago Maggiore e con una predisposizione all’impiego gastronomico sono: il persico, il coregone-lavarello, il luccio, il luccio perca, l’alborella, la tinca e la trota lacustre.
Tali pesci si prestano a svariate preparazioni culinarie come antipasti crudi, cotti e in carpione; condimenti per primi piatti, farciture di paste fresche, fino ad arrivare alle innumerevoli versioni di filetti e tranci cotti al vapore, alla piastra e alla griglia, che danno un’impronta di tipicità alle carte dei ristoranti del Lago Maggiore. E allora per chi non li conosce o per chi li ha già degustati ma non li riesce a distinguere nel dettaglio, facciamo una piccola carrellata relativa alle diverse peculiarità di questi pesci di lago.
PERSICO: Vive nelle vicinanze delle fascinaie, sassi, alghe, ed erbe acquatiche e si nutre di insetti, larve e pesciolini, evitando la presenza dell’uomo e dei sub. Si riproduce da marzo a giugno e si pesca soprattutto nei mesi estivi, dove vive ai bordi del lago, dato che in inverno si spoista in fondali molto profondi. Può raggiungere i 50 cm di lunghezza e un peso massimo di 1,5 kg.
COREGONE LAVARELLO: Nel Verbano esistono due specie di coregone: quello bianco e il meno diffuso blu. Può raggiungere buna lunghezza di 70 cm e un peso di 4 kg. Abita generalmente in acque profonde e si raduna sempre in grandi masse, principalmente della stessa età e grandezza. Soprattutto nella parte inferiore del Lago Maggiore viene pescato in grandi quantità per l’estrazione delle uova che vengono poi incubate negli stabilimenti delle Isole Borromee, a Intra e a Laveno.
LUCCIO: In primavera e in estate vive lungo le rive del lago, in autunno si ritira in acque più profonde e in inverno si stabilisce sui fondali sabbiosi cibandosi di anguille e bottatrici. Può raggiungere i 120 cm di lunghezza e un peso di 18 kg. Sul dorso ha un colore verdastro e dispone di una bocca molto grande armata di forti denti.
LUCCIO PERCA: Ha il corpo allungato, la bocca ampia e munita di denti robusti, la pinna dorsale è doppia e munita di raggi spinosi. La morfologia è sostanzialmente simile a quella del pesce persico. Ha una colorazione verde-bruna sul dorso con strisce verticali più scure e bianco giallastre sul ventre.
ALBORELLA: E’ un piccolo pesce che vive in branchi e che da adulto misura dai 10 ai 15 cm. Ha il corpo complesso, con sottili squame facilmente caduche, dorso sul verde e ventre argenteo. Si riproduce tra maggio e luglio, deponendo circa 1000 uova sui fondali sabbiosi, vicino alla riva. In inverno si ritira più lontano e in luoghi piuttosto profondi.
TINCA: Vive in acque stagnanti o a lento corso, ricche di vegetazione sommersa e con bassi fondali. D’inverno cade in uno stato di semiletargo mentre d’estate quando si alimenta emette piccole bollicine che risalgono in superficie. Il suo peso può raggiungere i 5/6 kg.
TROTA LACUSTRE: Si differenzia dalle altre specie per la disposizione irregolare dei denti in un’unica serie sul vomere. Ha un colore molto variabile, con il dorso più o meno verdastro e i fianchi giallastri-argentei. Vive in luoghi profondi e lontani dalle rive e può raggiungere anche un peso di 20 kg.