Sono ormai più di 350mila le imprese che negli ultimi anni hanno investito in prodotti e tecnologie green.
Questo tipo di strategia è un ottimo strumento per bypassare il ristagno dell’economia e per operare un’efficace internazionalizzazione dell’impresa stessa.
In più, gli ultimi dati ci informano che in Italia la diffusione della green economy ha avuto ripercussioni molto positive sullo sviluppo dell’intero comparto agrario e sul lavoro giovanile: Il nostro è infatti il primo paese in Europa per aziende agricole gestite da under 35 (circa 55.000, ndr).
Secondo Maria Letizia Gardoni, delegata nazionale di Coldiretti Giovane Impresa, “l’agricoltura è il settore che prima e meglio di qualunque altro ha saputo intraprendere nuovi percorsi e nuove sfide innovative. Dea settore considerato residuale, oggi è la prima scelta professionale che vede coinvolti i giovani e i giovanissimi del nostro Paese”.
A tale proposito sono molte le professioni nate sulla scia della riscoperta dell’agricoltura, tra le più importanti annoveriamo:
- I Tutor dell’orto, professionisti che si presentano al domicilio degli interessati a insegnare come si coltivano gli orti (soprattutto quelli sui balconi).
- Gli Agriestetisti e gli Agristilisti, con i primi che adoperano a fini estetici prodotti realizzati secondo i principi della cosmesi naturali e i secondi che creano collezioni anallergiche e tessuti adoperando filati con ortica, canapa o soia.
- Gli Agricoltori didattici, che lavorano all’interno di “fattorie didattiche” e che propongono itinerarin alla scoperta del mondo dell’agricoltura.
- Gli Agriwedding, figure professionali che si occupano di organizzare matrimoni o eventi in genere in campagna, scegliendo soluzioni eco-compatibili.
- Gli Agrichef, i cuochi contadini che puntano sulla riscoperta della stagionalità dei prodotti, sull’ormai famoso km zero e sugli antichi sapori culinari con l’utilizzo però delle moderne tecniche di preparazione dei cibi.
- Gli Agricoltori Biologici, una sorta di contadini-imprenditori che lavorano la terra e i prodotti derivati seguendo rigorosi processi eco-sostenibili, senza usare sostanze nocive, senza inquinare e ricorrendo a energie rinnovabili.
- Gli Allevatori Digitali, esperti di nuove tecnologie che, con l’utilizzo di droni, sensori, mappe Gps, telecamere 3D, trattori e seminatrici senza pilota, lavorano i campi, vigne e allevamenti.
Una tendenza molto decisa che sta cambiando non solo l’approccio all’interno del settore ma anche quello del mercato del lavoro in generale.