Da ieri, 14 settembre 2018, è entrato in vigore la direttiva che permetterà facilmente di possedere una qualsiasi arma, anche militare.
Così l’Italia è il primo paese a recepire la direttiva europea 853/2017 che alleggerisce le maglie in materia di possesso di armi. Direttiva attuata con il decreto legislativo 104 del 10 agosto 2018 che prevede, tra le altre cose, l’abolizione dell’obbligo di avviso ai familiari o ai conviventi come prerequisito per avere la licenza.
Le armi sportive che possono essere detenute salgono da 6 a 12, così come aumenta il numero di proiettili consentiti nei caricatori, che salgono da 5 a 10 per le armi lunghe e da 15 a 20 per quelle corte.
Una misura che, come prevedibile, ha suscitato diverse critiche, ma che sul fronte opposto, rivitalizza un mercato che nel nostro paese vale 100 miliari di euro.
Questo provvedimento era stato fortemente voluto da Matteo Salvini che all’Hit Show di Vicenza, la fiera dedicata alle armi e alla caccia, aveva stipulato un accordo con la lobby a favore delle armi e si impegnava a ridurre le restrizioni sul possesso di armi.