Dopo Samsung e Huawei anche Apple si muove per realizzare uno smartphone pieghevole.
La prossima frontiera nel mondo della telefonia sono proprio gli schermi flessibili e i principali produttori si stanno già muovendo per presentare al più presto uno smartphone che si piega.
Samsung è già abbastanza avanti nel progetto e al CES 2019 di Las Vegas presenterà il Galaxy F (o Galaxy Xm sul nome ci sono ancora molti dubbi), il primo telefonino dell’azienda sud coreana con uno schermo flessibile. Anche Huawei è molto avanti nel progetto “smartphone pieghevole“, tanto che il CEO dell’azienda ha annunciato che entro il 2019 o al massimo nel 2020 lanceranno il loro primo dispositivo flessibile.
L’unica grande azienda che ancora mancava all’appello era Apple. Almeno finora. Dagli Stati Uniti arrivano le prime notizie sull’iPhone pieghevole che l’azienda di Cupertino dovrebbe lanciare nel giro di qualche anno. L’Ufficio Brevetti statunitense ha pubblicato una richiesta di Apple che riguarda i rivestimenti con pigmenti a scaglie necessari per il funzionamento dello schermo flessibile. Le immagini presenti nel brevetto permettono anche di avere un’idea su come sarà l’iPhone pieghevole.
Dal brevetto si evince che Apple sta lavorando su uno smartphone pieghevole molto simile al prototipo mostrato da Samsung. Il dispositivo si piega a metà e diventa una sorta di libro, mentre quando è aperto ha le stesse dimensioni di un tablet. Il brevetto presentato da Apple riguarda la flessione del display: i particolari polimeri brevettati dall’azienda di Cupertino non dovrebbero far rovinare lo schermo quando viene ripiegato su sé stesso. Questa è la sfida più grande che stanno affrontando i produttori: realizzare un display che si piega e che allo stesso tempo non si rovina.
Apple ha presentato il brevetto a marzo 2018, ma è stato pubblicato solamente adesso dall’Ufficio Brevetti statunitense. Questo significa che l’azienda di Cupertino sta lavorando all’iPhone pieghevole da oramai diversi anni e che lo smartphone potrebbe vedere la luce già nel 2020.