Si chiama “Seabin” e ha un compito molto importante: quello di liberare il mare dai rifiuti.
Il dispositivo è stato installato nella Marina di Sestri Ponente ed è frutto di un progetto portato avanti da Coop e Lifegate che ha come scopo quello di salvaguardare l’ambiente.
Argomento di grande attualità, sul quale si sono nuovamente accesi i riflettori anche grazie alla recente manifestazione che si è tenuta in numerose piazze italiane il 15 marzo 2019 e promossa da Fridays for Future.
“Seabin” di fatto è un cestino acchiappa plastica, in un anno di lavoro può arrivare a recuperare oltre 500 chili di questa tipologia di rifiuti, molto pericolosi e dannosi per l’ecosistema marino.
Non solo si occupa di raccogliere la spazzatura che incontra, di dimensioni diverse, ma è all’opera sette giorni su sette, 24 ore su 24 e arriva a filtrare 25 mila litri d’acqua all’ora. Il suo peso è di circa 20 chilogrammi e resta ancorato alla banchina. La location scelta per installarlo è il punto in cui le correnti portano il maggior numero di rifiuti.
Questa installazione non è la sola nel mar ligure, ma troviamo altri apparecchi a Varazze, Santa Margherita Ligure, Portofino e a Genova presso il Museo del Mare.
E’ una iniziativa che si somma una all’altra con lo scopo di rendere sempre meno numerosi i rifiuti.
Nella stessa direzione ad esempio va il progetto portato avanti da MareVivo che ha coinvolto anche le Università italiane nella campagna #StopSingleUsePlastic che tra gli scopi vuole incentivare all’uso di borracce per l’acqua (da distribuire negli atenei) e bicchieri di carta.