Carlos Sainz ha vinto la 40esima edizione della Dakar. L’esperto pilota spagnolo, al secondo trionfo nel Rally Raid più famoso, su Peugeot 3008 ha chiuso le 14 tappe in 40 ore, 18 minuti e 16 secondi. Per il terzo anno consecutivo è quindi la Casa del Leone a fare da padrona nella classifica delle auto.
In questa stagione la Toyota ha provato a scalzare i francesi ma, nonostante le ottime performance di Nasser Al-Attiyah e di Giniel de Villiers si è dovuta accontentare del secondo e del terzo posto. Il decano Stephane Peterhansel, arrivato alla sua tredicesima edizione, ha chiuso al quarto posto su Peugeot, mentre la Mini del polacco Jakub Przygonski, nonostante le velleità di inizio corsa, si è dovuta accontentare della quinta posizione.
Nelle moto (per il diciassettesimo anno consecutivo!), sono le KTM a dominare. Sul gradino più alto del podio è salito l’austriaco Matthias Walkner, arrivato secondo nella scorsa edizione. La casa austriaca occupa anche la terza, la quarta e la quinta posizione della graduatoria grazie all’australiano Price, al francese Mèo e lo spagnolo Farres. A interrompere in parte l’egemonia KTM ci ha pensato l’argentino Kevin Benadies, vincitore dell’ultima tappa e bravo a chiudere al secondo posto in classifica finale.
Nei quad non c’è stata storia: La Yamaha piazza sette modelli nelle prime sette posizioni, con il dominio da parte del cileno Ignacio Casale. Merita però una sottolineatura la maiuscola prestazione del debuttante Nicolas Cavigliasso, che ha chiuso con un onorevole secondo posto. La categoria camion ha fatto registrare l’egemonia dei piloti dell’est Europa. Ad avere la meglio è stato il russo Eduard Nikolaev: quarto successo per lui e quindicesimo per la casa russa Kamaz. Il bielorusso Viazovich chiude secondo, Il russo Mardeev terzo, il Kazako Ardavichus quarto e il ceco Macik quinto.
Infine, per gli UTV (utility vehicle), categoria introdotta dalla scorsa edizione, ha primeggiato il brasiliano Reinaldo Varela su Can-Am. Da segnalare la tripletta della Polaris che ha chiuso in seconda, terza e quarta posizione ma, soprattutto l’eccellente risultato conseguito dall’italiana Camelia Liparoti su Yamaha che, a quasi 50 anni, ha concluso con un bellissimo quinto posto.