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Lago Maggiore: allarme siccità

Il Lago Maggiore è a rischio a causa della siccità. Il mese di febbraio si è concluso con 1,38 gradi sopra la media del periodo.

A farne le spese sono i grandi laghi del Nord Italia, sopratutto il Lago Maggiore che in questo periodo di solito ha almeno 100 milioni di metri cubi d’acqua in più.

Al Nord piove poco, pochissimo. E gli effetti della prolungata siccità sono sotto gli occhi di tutti. Nel caso del Lago Maggiore, in particolare, a 16 centimetri sopra lo zero idrometrico mancano all’appello 270 milioni di metri cubi rispetto alla capacità massima d’invaso.

A dare l’allarme è stata Coldiretti secondo cui al Nord in questo periodo ci sono stati circa 2°C in più rispetto alla media del periodo, lasciando assaporare temperature primaverili in anticipo. E non è affatto una bella notizia. Il caldo anomalo ha accelerato i processi vegetativi con mandorli e albicocchi già in fiore e i peschi già pronti a sbocciare. Questa “finta primavera” ha ingannato le coltivazioni favorendo un “risveglio” che le renderà particolarmente vulnerabili all’annunciato ritorno del freddo con danni incalcolabili per la produzione.

“La mancanza di acqua preoccupa sicuramente poiché le riserve idriche sono necessarie per i prossimi mesi quando le colture ne avranno bisogno per crescere. Il timore è che, dopo queste temperature elevate, possa tornare il freddo e a risentirne potrebbero essere, in particolare nella nostra regione, la vite, le pesche e le albicocche” hanno detto Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa, Delegato Confederale.

L’ennesima conferma del fatto che i cambiamenti climatici si stiano manifestando sempre più spesso con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense e il rapido passaggio dal maltempo alla siccità.

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