Dopo approfonditi studi durati almeno un biennio, il gruppo Aldi, multinazionale tedesca della GDO con 5.900 punti vendita in 11 Nazioni e 4 continenti, ha svelato i propri piani per il mercato italiano. Il programma di Sviluppo, presentato in anteprima nazionale a Castellanza, prevede quasi 50 aperture entro la fine del 2018,
con un sensibile incremento dell’occupazione in virtù degli 880 collaboratori già sotto contratto (la prospettiva è quella di raddoppiare il numero nel giro di qualche mese, ndr).
Giovedì primo marzo è il giorno fissato per le prime 10 aperture, che copriranno il nord Italia dalla Lombardia al Friuli: Castellanza (Va), Piacenza, Cantù (Co), Curno (Bg), Bagnolo Mella (Bs), Peschiera del Garda (Vr), Rovereto (Tn), San Donà di Piave (Ve), Spilimbergo (Pn) e Trento. Il Menaging director del Gruppo, Michael Veiser, nello spiegare che gli store avranno superfici tra i 1.000 e i 1.500 mq, ha aggiunto che la tipologia dei prodotti terrà in grande considerazione la caratteristica del mercato italiano e che il grosso dell’offerta sarà rappresentato da private label scrupolosamente selezionate (come per esempio i marchi Fidel per Esselunga o Primia per il Gruppo Agorà).
Tutti i Supermarket avranno un reparto dedicato ai vini, rigorosamente italiani, un banco dei sapori per i prodotti freschi e un’area per i prodotti di panetteria/pasticceria. Il design è essenziale e sfrutta un concept ampiamente collaudato e formato da ampie corsie senza scaffalature particolarmente invasive e di difficile fruizione: l’obbiettivo è quello di creare un ambiente sia spazioso che con una grande luminosità che permetta di non trasmettere il classico senso di oppressione nei giorni di maggior flusso di clientela.
Il modello di business perseguito è la capacità di concentrare gli sforzi verso l’essenziale e offrire ai diversi consumatori articoli selezionati con il giusto mix di qualità e convenienza, attraverso politiche che sfruttano processi logistici efficienti con tempi di stoccaggio e trasporto molto brevi.