In Giappone, Paese da sempre all’avanguardia circa il rapporto con il proprio spirito e il benessere interiore, si sta diffondendo sempre più la ricerca del proprio Ikigai. Bello ma, che cos’è l’Ikigai? Iniziamo col dire che la parola è composta da due caratteri nipponici: “iki”, ovvero vita e “kai”, ovvero il risultato di una data azione.
La traduzione dei due termini sta quindi a significare l’unione di tutti quei gesti, pensieri, decisioni che ci fanno sentire più o meno bene. Per capire di ciò che stiamo scrivendo è opportuno partire da un esempio tratto dal bellissimo libro: “Vivere a pieno” di Filippo Ongaro.
“Johnny, un ragazzo con la sindrome di Down che lavora in un supermercato, è il protagonista di una storia che ha fatto davvero il giro del mondo. Il suo unico compito è quello di infilare la spesa delle persone nel sacchetto alla cassa. Johnny sente qualcuno parlare di come si può fare la diffrenza nella vita degli altri attraverso i gesti quotidiani. Decide allora che ogni sera stamperà dei bigliettini con un pensiero del giorno da infilare di nascosto nella spesa dei clienti del supermercato. Pensieri semplici come “spero di rivederti presto”, “mi auguro che ti sia piaciuto fare la spesa da noi”. Poco tempo dopo, nel negozio succede l’incredibile. I dirigenti attoniti si accorgono che alla cassa dove lavora il ragazzo c’è sempre una lunga coda anche quando le altre sono completamente vuote. Johnny aveva fatto la diffrenza e aveva scoperto il suo Ikigai”.
Il percorso, non semplice, che ci porta a trovare il nostro Ikigai deve partire da 4 domande:
- Cosa ci piace veramente? Che cosa amiamo davvero?
- In cosa siamo bravi? O meglio. In cosa ci sentiamo portati?
- Che cosa vuole il mondo da noi stessi?
- Cosa amano gli altri di noi?
A questo punto l’obbiettivo è quello di trovare un equilibrio tra le 4 risposte alle domande di cui sopra.
Ogni tanto, nell’arco della giornata, chiedere a noi stessi: “perchè sto facendo questo?”, aiuta a farci capire quali sono le cose che ci fanno stare bene. Da ciò il cambiamento delle piccole o grandi abitudini per cercare il senso da dare alla nostra vita. Un processo tutt’altro che semplice ma riuscire a intraprendere la strada che ci possa avvicinare al valore della vita e che la renda bella e degna di essere vissuta è un traguardo che merita di essere perseguito. Non è forse un caso che la zona del Giappone dove è maggiormente seguita questa pratica (l’arcipelago di Okinawa) è anche quella dove vi è il tasso più alto di longevità sana dei propri abitanti…