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Italia: Stop al Carbone entro il 2025

Nell’ultimo documento del SEN (Strategia energetica nazionale), il Governo ha ufficialmente confermato la volontà di cessare l’uso del carbone negli impianti termoelettrici entro il 2025, con l’obbiettivo di abbassare entro il 2050 di quasi il 70% le emissioni nel paese. Per ottenere questo importante obbiettivo sarà importante da una parte coinvolgere i cittadini anche attraverso gli incentivi e dall’altra servirsi di infrastrutture come elettrodotti o gasdotti senza che i vari enti locali blocchino queste opere. 

Del resto, avendo sposato in pieno gli Accordi di Parigi sul clima, alcune strade devono essere percorse. Quali? Innanzitutto sono previsti investimenti per 175 miliardi fino al 2030 (110 miliardi per l’efficienza energetica, 35 per le fonti rinnovabili e 30 per le reti di distribuzione). Ma non solo. Sono state confermate altre iniziative, tra le quali lo sviluppo del mercato delle auto elettriche che, attraverso incentivi mirati, dovrebbe sfondare il tetto dei 5 milioni di automezzi presenti sulle nostre strade entro il 2030.

In Europa sono tanti i Paesi che stanno portando avanti politiche simili: La Francia vuole chiudere col carbone entro il 2022, la Gran Bretagna entro il 2025, l’Olanda 5 anni più tardi. A questi Stati vanno aggiunti la Finlandia, la Svezia, la Danimarca, l’Irlanda, l’Austria  e il Portogallo che stanno studiando una piattaforma comune per raggiungere l’importante traguardo. Da segnalare che tra i Paesi più virtuosi troviamo il Belgio, che ha già iniziato a rivoluzionare già da due anni la propria produzione energetica. In Italia va detto, tra l’altro, che in termini di elettricità prodotta la quota di carbone pesa tra il 13 e il 16%.

Percentuali non altissime che però influiscono per un 40% circa sul totale delle emissioni dell’intero comparto elettrico. Essendo il BelPaese tra i fondatori dell’UE, sarebbe opportuno continuare su questa strada e cercare di dare, una volta tanto, il buon esempio a Nazioni (come la Germania…) che sembrano avere maggiori difficoltà ad abbandonare questo combustibile assai dannoso per l’ambiente.

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