La baia thailandese sull’isola di Koh Phi Phi Ley resa famosa dal film “The Beach” con Leonardo Di Caprio, verrà chiusa a tempo indeterminato per permettere la ripresa dell’ecosistema, devastato da orde di turisti.
Inizialmente le autorità avevano deciso di impedirne l’accesso per soli 4 mesi, da giugno, a causa dall’erosione della spiaggia e dall’inquinamento provocati da migliaia di arrivi giornalieri di turisti; ma la situazione purtroppo è peggiore del previsto e il divieto temporanea non era sufficiente.
“Abbiamo fatto valutazioni ogni mese e abbiamo scoperto che l’ecosistema era seriamente distrutto dai turisti, con fino a 5mila arrivi al giorno”, ha spiegato il direttore Songtam Suksawang. “È molto difficile rimediare e riabilitarla perché la sua spiaggia è stata completamente distrutta così come le piante che la coprivano”.
L’arcipelago è formato da due isole principali (Phi Phi Don e Phi Phi Leh) più diverse isole e isolotti minori. Ko Phi Phi è stata devastata dallo tsunami del dicembre 2004, quando quasi tutte le infrastrutture dell’isola sono state distrutte. A partire dal 2010 questo è stato ripristinato, ma il troppo turismo dovuto proprio al film con l’attore americano ha causato danni tali all’ecosistema da obbligare le autorità a rendere la baia di Maya Bay off limits.
Si tratta di un problema che affligge diversi paradisi nell’Asia sud-orientale: ad aprile il presidente filippino, Rodrigo Duterte, aveva annunciato una chiusura di sei mesi per la popolare spiaggia di Boracay, mentre l’anno scorso l’Indonesia aveva dichiarato “un’emergenza immondizia” a Bali.