Le diverse ere nella storia del packaging ci fanno capire come cambiano le percezioni e le sensibilità dei consumatori. Soprattutto in tema di ecologia. Ma non solo. L’Italia è la capofila di una schiera di nazioni che prediligono l’uso delle confezioni in vetro.
Una tendenza molto sentita in gran parte dell’Europa ma, che nel Belpaese raggiunge il massimo livello, come testimonia l’indagine della InSites. Attraverso un campione rappresentativo di 18.000 consumatori europei, di cui 2.500 italiani, si è appurato che il 76% (81% in Italia) considera il vetro come l’imballaggio più ecofriendly; Il 65% lo considera in assoluto il miglior packaging per cibi e il 73% per le bevande. Tra l’altro in Italia l’utilizzo vero e proprio di bottiglie e vasetti di vetro è nettamente superiore alla media europea: olio, aceto, salse, condimenti di vario genere, bibite, birra e vino sono i prodotti maggiormente interessati alla “tendenza vetro”.
Come ha sottolineato il Presidente della sezione contenitori di Assovetro, Marco Ravasi, ormai i consumatori non si limitano più a leggere l’etichetta di un prodotto, ma la qualità e la sostenibilità dei contenitori sono diventati, negli ultimi anni, fattori importanti che indirizzano la scelta del cliente.
A tale proposito è interessante evidenziare come, oltre all’aspetto ambientale, per i consumatori una variabile altrettanto importante sia quella della salute: Nel pensiero comune si associa il vetro a un rischio inferiore di interazione con il cibo.
A livello di comunicazione , le agenzie preposte a promuovere l’uso di questo materiale, statisticamente si affidano a messaggi che puntano per un 51% alla sicurezza alimentare, per il 47% alla riciclabilità e al 44% su tematiche inerente all’ambiente in generale.
Un’ ultima curiosità emersa dalla ricerca, riferisce che siano le generazioni più anziane quelle a essere maggiormente informate sulla scelta del corretto imballaggio in relazione a stili di vita sani e sostenibili.